Neuroma di Morton
Intervento di rimozione del Neuroma di Morton parte 1
Intervento di rimozione del Neuroma di Morton parte 2
Intervento di rimozione del Neuroma di Morton parte 3
Il Neuroma di Morton: cos’è, cause e sintomi
Colpisce un piccolo nervo sensitivo che affianca le ossa metatarsali fino alle falangi e che porta la sensibilità alle dita del piede. È interessata la zona fra 3° e 4° dito, che è notoriamente più mobile rispetto alle altre parti del piede. Non esiste nel primo e secondo spazio intermetatarsale, dove ha altri nomi.
Il dolore causato dal neuroma di Morton si avverte nella zona dell’avampiede e si diffonde anche all’interno delle dita dei piedi. È di tipo nevralgico e urente: un bruciore persistente che si avverte sulla pianta e che arriva fino alla zona del nervo infiammato. Il dolore porta a volte a doversi sfilare la scarpa per massaggiarsi il piede.
In presenza di neuroma di Morton, formicolio e intorpidimento del piede sono anche sintomi ricorrenti quando si indossano scarpe strette o con tacco alto o si sta a lungo in piedi. In taluni casi, quando si comprime il piede sui due lati premendo nella zona dove il paziente lamenta dolore è possibile che si senta anche un ‘click’ (il cosiddetto ‘segno di Moulder’).
La diagnosi di neuroma di Morton viene fatta essenzialmente con un esame obiettivo da parte del chirurgo del piede: il paziente avverte forte dolore alla palpazione. Prima di intervenire è necessario effettuare i necessari esami diagnostici, ecografia e/o risonanza magnetica.
Il soggetto affetto da neuroma di Morton non presenta alterazioni della morfologia del piede e in rari casi evidenzia patologie correlate, come l’alluce valgo, metatarsalgie o dita in griffe o a martello.
Il neuroma di Morton si può anche risolvere con l’alcolizzazione, cioè con iniezione locale di una miscela alcoolica e anestestico, oppure con interventi in artroscopia o a cielo aperto con tagli di 2-3 centimetri. Anche la chirurgia mininvasiva in percutanea può essere indicata e garantisce una rapida ripresa della normalità.
Cause del Neuroma di Morton
Le cause del neuroma di Morton sono molteplici. L’uso di scarpe non adeguate e poco comode è una delle cause principali, ed è per questo motivo che interessa maggiormente la popolazione femminile tra i 25 e 50 anni, più propensa a portare scarpe con punta stretta e tacchi alti.
Ma possono essere cause scatenanti il neuroma di Morton anche condizioni anatomiche del piede, quando i metatarsi sono più vicini tra loro creando uno sfregamento costante tra ossa e nervo; traumi del piede; appoggi plantari e posture non corrette; problemi neurologici e altre patologie del piede (alluce valgo, alluce rigido, piede cavo o piede piatto); sollecitazioni continue (specie in chi pratica calcio o danza); lassità legamentose e, infine, l’artrite reumatoide.
Sintomi del Neuroma di Morton
Il dolore di tipo nevralgico si accentua durante la camminata, ma in taluni casi si può avvertire anche a riposo. Parestesie, ridotta sensibilità e senso di intorpidimento sono altrettanti sintomi ricorrenti.
I pazienti più colpiti da una sintomatologia dolorosa costante sono gli sportivi e i soggetti che indossano spesso scarpe strette o con tacchi alti per tante ore durante il giorno.
Come si cura il Neuroma di Morton
Anche per questa patologia è importante fare una diagnosi precoce. Se il neuroma di Morton è diagnosticato entro i primi sei mesi dalla sua comparsa, previo parere del chirurgo del piede è possibile ricorrere a metodi conservativi: plantari realizzati su misura, farmaci antinfiammatori, infiltrazioni locali di cortisone, crioterapia con ghiaccio sulla parte dolente e fisioterapia.
Vanno sempre evitate le scarpe strette e con il tacco alto.
Anche in questo caso è il chirurgo del piede a valutare qual è la modalità di trattamento più indicata per il soggetto affetto da sindrome di Morton. Il neuroma di Morton si può risolvere anche con l’alcolizzazione, cioè iniezione locale di una miscela alcoolica e anestetico, ripetendo il trattamento ogni 15 gg fino alla regressione totale del dolore.
Se la diagnosi viene fatta in modo tardivo o se lo stadio infiammatorio e le dimensioni del neuroma di Morton iniziano ad essere intorno ai 5 mm o superiori, è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico di tipo classico. L’intervento chirurgico mininvasivo in percutanea può essere invece valutato se la dimensione è inferiore ai 5 mm. In ogni caso, è sempre il chirurgo del piede a valutarne l’impiego.
Il trattamento non chirurgico del Neuroma di Morton
Il neuroma di Morton può essere trattato con la tecnica dell’alcolizzazione eseguita con la guida ecografica e con anestesia locale. Il neuroma viene devitalizzato con una miscela composta da alcol e anestetico. Tale procedura può essere ripetuta ogni 15 giorni fino alla regressione totale della sintomatologia dolorosa.
La chirurgia mininvasiva in percutanea per il trattamento del Neuroma di Morton
Se il neuroma di Morton è trattato con la tecnica in percutanea perché le dimensioni (inferiori a 5 mm) e il livello infiammatorio del nervo lo consentono, si effettuano delle osteotomie decompressive sul collo dei metatarsi per liberare il nervo. Il legamento inter-metatarsale viene sezionato per consentire al nervo di godere di uno spazio più ampio e di non essere quindi costretto tra le ossa.
Quando si ricorre alla chirurgia aperta per il Neuroma di Morton
Nel caso in cui il nervo sia particolarmente infiammato e la dimensione sia superiore ai 5 mm, per rimuovere radicalmente il neuroma di Morton è necessario ricorrere al trattamento chirurgico convenzionale con incisione di 2-3 centimetri.
L’intervento è sempre eseguito con anestesia locale e il recupero è veloce, con una ripresa della deambulazione e la regressione totale della sintomatologia dolorosa.