Patologie tendinee o tendinopatie
Possiamo sostanzialmente distinguere le patologie tendinee in paratendiniti o tendiniti -quando il processo infiammatorio acuto interessa la parte esterna e cioè la guaina tendinea/rivestimento del tendine-, e in tendinosi, ovvero lesioni vere e proprie che interessano la parte interna del tendine.
La parte esterna del tendine è quella più facilmente vascolarizzata, mentre quella interna lo è meno. Quando un quadro clinico da acuto – che interessa la guaina esterna- va ad approfondirsi all’interno del tendine la difficoltà del processo di riparazione è maggiore proprio per la ridotta vascolarizzazione.
Trattamento delle tendinopatie
Individuate le cause della tendinopatia si passa al trattamento vero e proprio. Il trattamento è volto a risolvere la sintomatologia, che sostanzialmente è rappresentata da dolore e gonfiore della parte interessata.
Esistono due tipi di approccio terapeutico: la terapia fisica, ovvero quella terapia effettuata da strumentazioni come ultrasuoni, laser, tecar terapia e onde d’urto, e la più moderna e innovativa terapia/medicina rigenerativa, che si attua apportando quelle sostanze nutrienti che vengono a mancare per il processo di rigenerazione e riparazione del tendine stesso.
Qualsiasi sia il tipo di trattamento effettuato sulle tendinopatie si ricorda che non devono mai essere effettuate le infiltrazioni con il cortisone.
Cause delle tendinopatie
Le cause della patologia tendinea sono diverse. Esistono fattori intrinseci -dovuti a cattivo allineamento degli arti inferiori, squilibrio muscolare, lassità articolare, età, sovrappeso e all’utilizzo di farmaci cortisonici- e fattori estrinseci, quali per esempio l’over use da lavoro da attività sportiva, difetti posturali per l’utilizzo di calzature non adeguate o anche situazioni particolari da under use, cioè il non utilizzo delle strutture muscolo-tendinee per inattività.
Diagnosi delle patologie tendinee
Far valutare una patologia tendinea fin dal suo primo insorgere è una cosa importante, in quanto permette al medico di stabilire se si tratta di una patologia di rapida insorgenza -e quindi una forma acuta o subacuta – o di una vera e propria tendinosi. In questo caso, sarà necessario valutare quanto la patologia si è addentrata nelle fibre tendinee, il processo di degenerazione a carico del tendine, la formazione di calcificazioni e la presenza di zone di necrosi vere e proprie (quindi di morte del tessuto fibro-cellulare).
Cosa fare quando ci si trova in presenza di una patologia tendinea
Il trattamento, infatti, parte proprio dalla correzione di quelle che sono le situazioni predisponenti allo sviluppo di una tendinopatia. Oltre al tempestivo controllo medico suindicato che permette di andare quindi a correggere o eliminare le cause precedentemente suindicate, possono essere di utilità esami strumentali: ecografia –in primis- e risonanza magnetica in seconda battuta.