Artrodesi e protesi di caviglia
Artrodesi di caviglia
L’artrodesi si può effettuare con un’incisione o in artroscopia e rappresenta una fusione dell’articolazione a 90°. La conseguenza di un intervento di artrodesi è la perdita del movimento di caviglia e una sollecitazione più forte a carico delle articolazioni vicine con il conseguente rischio di sviluppare artrosi in tutte le articolazioni del piede.
Protesi di caviglia
Con la protesi di caviglia si sostituisce completamente la struttura scheletrica dell’articolazione di caviglia con un impianto capace di riprodurre i movimenti della caviglia stessa e di simulare la normale fisiologia di questa articolazione. Con gli impianti di nuova generazione è possibile garantire la mobilità totale anche in pazienti molto giovani che hanno esigenze di lungo termine in tal senso.
Si ricorre alla protesi di caviglia anche in presenza di deformità pre-esistenti. L’intervento di ricostruzione richiede però una competenza molto alta da parte dello specialista ortopedico che effettuerà l’intervento.
In caso di intervento, è indispensabile effettuare una TAC per misurare la qualità dell’osso poiché una mancanza di una buona riserva ossea (bone-stock) su cui poter appoggiare l’impianto potrebbe rappresentare una controindicazione alla protesi di caviglia.
L’intervento di protesizzazione di caviglia richiede a volte un periodo di immobilizzazione con gesso o tutore. La ripresa del carico può avvenire già dopo 3 settimane. Nel post-operatorio è necessario un attento follow up da parte del chirurgo ortopedico che ha effettuato l’intervento: i controlli devono essere settimanali fino alla completa guarigione della cute, che normalmente avviene dopo 3-5 settimane dall’intervento di protesi.
Dopo 3-6 settimane è utile effettuare una radiografia di controllo in carico e dopo la rimozione del gesso o l’abbandono del tutore è possibile intraprendere le terapie fisiche: rieducazione del passo (anche in acqua), stretching del tricipite e rieducazione propriocettiva.
Il recupero, almeno parziale, si ha normalmente dopo 2 mesi dall’intervento. Mentre è totale dopo 6-8 mesi. È possibile riprendere la guida mediamente dopo 3-4 mesi.
Il chirurgo del piede saprà valutare se è utile ricorrere a questa tecnica e quali possono essere i vantaggi.