Prima e dopo il trattamento:
La distorsione di caviglia: cos’è e come si presenta
La distorsione di caviglia è una lesione dei legamenti che sostengono la caviglia. In caso di movimento distorsivo la caviglia ruota prevalentemente verso la sua parte interna (in inversione).
Con la distorsione di caviglia si perde il rapporto tra i due capi ossei presenti nella caviglia: tibia e fibula. Tale perdita è momentanea e può essere incompleta. Il danno non è solo a carico dei legamenti, ma interessa anche il tessuto nervoso-vascolare e muscolo-tendineo che è presente nell’articolazione di caviglia. Può essere anche essere di tipo cronico.
È un trauma muscolo-scheletrico dell’arto inferiore molto diffuso, soprattutto tra gli sportivi che praticano pallavolo, basket, calcio e la corsa di resistenza. Gli episodi distorsivi possono insorgere a seguito di urti, contrasti, scontri o improvvisi cambi di direzione, tipici di alcuni sport.
I sintomi della distorsione di caviglia
In presenza di una distorsione di caviglia, la caviglia si presenta gonfia sulla parte esterna (anche con una protuberanza) e sulla parte iniziale anteriore del malleolo.
In caso di distorsione di caviglia lieve, il dolore è limitato. È invece forte, fino ad impedire la deambulazione e a creare un’instabilità a livello dell’articolazione tibio-tarsica, in caso di distorsione grave. Il dolore è vivo alla palpazione a carico della zona anteriore del malleolo peroneale.
La distorsione di caviglia causa anche una tumefazione a livello peri-articolare e articolare, per la rottura di una piccola arteria che passa sopra il legamento peroneo-astragalico anteriore. Può essere lieve o grave a seconda dell’intensità del trauma distorsivo.
Le lesioni causate dalle distorsioni di caviglia possono insorgere maggiormente a carico della parte esterna, meno frequentemente a carico di quella interna, di entrambe o molto più raramente a carico dell’articolazione sotto-astragalica.
Il conseguente dolore porta alla limitazione funzionale.
Le conseguenze della distorsione di caviglia sono varie a seconda della gravità della lesione iniziale, che può andare dalla vera e propria distorsione fino alla frattura o portare a lesioni di tipo osteo-condrali.
I gradi della distorsione di caviglia
Le lesioni del comparto esterno di caviglia sono di 3 gradi e coinvolgono progressivamente un numero di legamenti e in sequenza sono le seguenti:
- I grado: lesione del peroneo astragalico antegiore
- II grado: coinvolgimento anche del peroneo calcaneare
- III grado: coinvolgimento progressivo anche del peroneo astragalico posteriore.
Frequenza con la quale si verificano le distorsioni di caviglia
La distorsione di caviglia è uno degli eventi traumatici di più frequente riscontro in pronto soccorso e riguarda il 75% di tutti i traumi della caviglia.
Le lesioni legamentose della caviglia sono anche il secondo evento traumatico più frequente negli sportivi sia a livello agonistico sia ricreativo.
Tra gli sport a maggior rischio risultano il calcetto (60%), il volley (55%), il basket (55%), il calcio (51%) e la corsa di resistenza (40%).
Ma la principale causa è un pregresso infortunio e questo fino al 25 % dei casi.
Quando è alto il rischio di re-infortunio?
- Quando la lesione non è ancora guarita.
- Quando la lesione è guarita, ma persiste uno squilibrio di forza e cioè i gruppi muscolari deputati alla protezione della caviglia non sono ancora adeguatamente pronti per svolgere il loro compito.
- Quando la lesione è guarita, non persiste uno squilibrio di forza, ma il condizionamento è insufficiente ovvero la forma fisica dell’atleta non ha ancora raggiunto sufficiente livello di performance.
Il trattamento della distorsione di caviglia
Il trattamento della distorsione di caviglia è di tipo non chirurgico e funzionale nella maggior parte dei casi, ma se la lesione determina un’instabilità cronica di caviglia diventa necessaria la chirurgia plastica dei legamenti. Quando, invece, in caso di frattura dopo anni si ha un’evoluzione verso l’artrosi, è necessario ricorrere alla protesi di caviglia.
In caso di distorsione di caviglia, i tempi per il recupero funzionale variano dalle 3 alle 5 settimane, sia se il trattamento è chirurgico sia che sia di tipo conservativo. Il ritorno alle normali attività lavorative avviene normalmente entro le 7 settimane dall’evento acuto.
Il discorso è diverso per gli sportivi: dopo un episodio di distorsione di caviglia occorrono almeno 10 settimane per tornare alle proprie performance anche se i tempi di recupero sono più brevi per gli sportivi professionisti rispetto a quelli amatoriali, in virtù dei programmi riabilitativi più intensi.
Anche qui la chirurgia mininvasiva, dopo adeguato accertamento diagnostico da parte del chirurgo del piede, ci viene in aiuto permettendo dei trattamenti riparativi con minimi accessi chirurgici di solo 1 centimetro, coadiuvati dalla medicina rigenerativa.
Il trattamento conservativo della distorsione di caviglia
In presenza di distorsione di caviglia lieve è necessario mettere subito la caviglia a riposo per almeno 2-3 giorni con una fasciatura compressiva e in posizione elevata oltre che usare un adeguato tutore e fare applicazioni di ghiaccio ogni ora per una durata di ca. 20-30 minuti cad. Si ricorda di non mettere mai il ghiaccio direttamente sulla pelle, ma di avvolgerlo in un panno umido o in un asciugamano.
Appena la sintomatologia regredisce e il gonfiore diminuisce è possibile iniziare a fare gli esercizi riabilitativi che favoriscono la mobilizzazione per il recupero della funzionalità motoria e dell’elasticità di caviglia.
Il chirurgo del piede può fornire tutti i consigli propriocettivi per il pieno recupero delle funzionalità dell’articolazione della caviglia. Può consigliare infatti di lavorare anche sul polpaccio con semplici esercizi di stretching.
Con il recupero del movimento della caviglia, il chirurgo del piede può consigliare anche gli esercizi di potenziamento muscolare che si effettuano con l’utilizzo di una fascia elastica di gomma per la resistenza. Appena raggiunta la forza necessaria, si può passare al recupero dell’equilibrio.
Il trattamento chirurgico mininvasico: l’artroscopia di caviglia per il trattamento di distorsioni recidivanti di caviglia
Con l’artroscopia di caviglia l’anestesia è tendenzialmente totale o peridurale.
Si usa un laccio emostatico sulla gamba, che a sua volta viene avvolta in un panno sterile. Piede e caviglia vengono posizionati in modo tale da favorire le due piccole incisioni di circa 0,5 cm da effettuarsi nella parte anteriore o posteriore della caviglia, o in combinazione, che consentiranno l’entrata dell’artroscopio a fibre ottiche e degli strumenti artroscopici. Nell’effettuare queste due piccole incisioni, dette anche ‘portali’, il chirurgo del piede deve prestare particolare attenzione ad evitare vasi sanguigni o nervi.
Il liquido sterile che viene normalmente iniettato in artroscopia favorirà la distensione della caviglia e consentirà all’ortopedico una maggiore visibilità di tutta l’articolazione.
Durante l’intervento di artroscopia di caviglia le due vie di accesso (‘portali’) possono anche essere scambiate per l’inserimento di artroscopio e strumenti.
A termine dell’intervento di artroscopia di caviglia i due portali vengono ricuciti e la caviglia viene fasciata con un bendaggio compressivo, anche se moderato.
Per saperne di più consulta anche:
I VANTAGGI E LE ASPETTATIVE DELL’ARTROSCOPIA DI CAVIGLIA
PATOLOGIE DELLA CAVIGLIA CHE POSSONO ESSERE TRATTATE IN ARTROSCOPIA
QUALI POSSONO ESSERE LE POSSIBILI COMPLICANZE
COSA SUCCEDE DOPO UN INTERVENTO DI ARTROSCOPIA DI CAVIGLIA
IL RITORNO ALLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE E SPORTIVE DOPO L’ARTROSCOPIA DI CAVIGLIA